Ecco perché lo stress ci fa ingrassare
- Dr.sa Marcella Saccomandi
- 5 gen 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 29 mag 2024
E' ormai un dato di fatto che introdurre più calorie di quelle si riescono a consumare sia la causa principale dell'aumento di peso e dell'accumulo di massa grassa. Ma qual è il vero motivo per cui siamo portati a mangiare di più?

Vi è mai capitato di desiderare una fetta di torta, un cioccolatino o un pasticcino, nonostante la mancanza di fame? E di mangiarlo comunque per pentirvene subito dopo? E' solo un "peccato di gola" oppure c'è qualcos'altro che controlla le nostre azioni?
Sebbene l'autocontrollo sia alla base di una corretta alimentazione, ci sono enormi evidenze scientifiche che dimostrano come lo stress giochi un ruolo fondamentale nell'aumento di peso.
Il ruolo dello stress
Lo stress cronico scombussola il sonno ed altera i livelli di zucchero circolanti nel sangue (glicemia), causando un aumento di fame che porterà a cercare rifugio e conforto nel cibo. Inizierà così un circolo vizioso, perché compensare lo stress con l'alimentazione, causerà ulteriori disturbi del sonno, livelli di stress ancora più alti ed un aumento della glicemia sempre più preoccupante.
Con il passare del tempo ci ritroveremo non solo con dei chili in più, ma con una sempre crescente percentuale di massa grassa ed un rischio sempre maggiore di sviluppare il diabete mellito di tipo2.
Normalmente, in un soggetto non stressato, la glicemia aumenta dopo un pasto, ma il valore rientra nella norma dopo poco tempo. In un soggetto stressato, invece, non è così. Lo stress ci pone in una situazione di "difesa": se il nostro corpo pensa di essere in pericolo, rilascia molti zuccheri nel sangue per poter fornire ai muscoli l'energia necessaria ad una lotta o ad una fuga. Ma se questa energia non viene utilizzata, allora il pancreas è costretto a produrre notevoli quantità di insulina per poter ristabilire i normali livelli di glicemia. Questa iperproduzione di insulina causa un calo repentino di zuccheri che fa crescere sempre di più il senso di fame, spingendoci a mangiare di nuovo.
Ecco spiegato il motivo per cui chi è fortemente stressato è sempre alla ricerca di carboidrati.
Lo stesso accade quando non abbiamo un sonno regolare o nel caso in cui non abbiamo riposato abbastanza.

Come si possono ridurre i livelli di stress giornalieri?
Per poter ridurre questo costante stato di "allerta" dell'organismo, è fondamentale dormire almeno 8 ore al giorno e cercare di farlo in maniera continuativa e profonda.
Anche l'alimentazione influisce sulla qualità del riposo: alcuni cibi contengono sostanze che influenzano gli ormoni del sonno, come la melatonina. Le ciliegie, ad esempio, possono aiutare l'addormentamento se consumate prima di andare a letto. Il tacchino, il pollo, il pesce, le uova, i semi di zucca e i latticini contengono, invece, il triptofano, un aminoacido che può favorire una sensazione di calma e sonnolenza.
Limitare il consumo di caffeina e alcool, specialmente nelle ore precedenti il riposo notturno, è di notevole importanza. La caffeina è uno stimolante che può interferire con il sonno, mentre l'alcool può disturbare il ciclo di sonno REM.
L'attività fisica è uno dei modi più efficaci per ridurre lo stress: l'esercizio rilascia endorfine, sostanze chimiche del cervello che migliorano l'umore e riducono il livello di stress. Anche una breve passeggiata o una sessione di stretching possono aiutare.
Tecniche come la respirazione profonda, la meditazione, il tai-chi e lo yoga possono aiutare a calmare la mente e il corpo. Dedicare del tempo ogni giorno a queste pratiche permette di ottenere benefici duraturi.
Inoltre è fondamentale trovare del tempo per se stessi e dedicarsi ad attività ricreative che possano alleggerire la mete: dalla scrittura al giardinaggio, dalla fotografia ai lavori di manualità. Ritagliatevi almeno un paio di ore per fare ciò che più vi fa stare bene.
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