Additivi chimici: cosa sono e come agiscono sul nostro organismo?
- Dr.sa Marcella Saccomandi
- 17 mar 2023
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 29 mag 2024
Gli additivi alimentari sono sostanze che vengono aggiunte a cibi e preparazioni per modificare o conferire sapore, consistenza o per migliorarne la conservazione o l'aspetto.
Identificarli tra gli ingredienti riportati in etichetta non è sempre facile: a volte vengono indicati con il codice europeo (una E seguita da 3 cifre) ma spesso vengono chiamati con il loro nome proprio (come il nitrato di sodio).
Nonostante ne esistano di chimici - fabbricati in laboratorio - e naturali - estratti da sostanze già presenti in natura - è un errore pesare che i secondi siano qualitativamente migliori: alcune sostanze naturali, infatti, possono rivelarsi tossiche per l'essere umano.

Quanti tipi di additivi esistono?
La classificazione degli additivi alimentari viene fatta in base alla funzione principale che devono svolgere:
Coloranti (E100), utilizzati per dar colore ai prodotti come nel caso di sciroppi alla frutta o ghiaccioli;
Conservanti (E200), impiegati per prolungare il tempo di conservazione di alimenti per lo più confezionati, impedendo la formazione di microbi e funghi;
Esaltatori di sapidità (E500), che rafforzano il gusto degli alimenti potenziando l'intensità dei sapori;
Edulcoranti (E900), utilizzati per conferire dolcezza, spesso preferiti al posto dello zucchero;
Antiossidanti (E300), prevengono l'annerimento dei cibi andando a contrastare l'azione dell'ossigeno;
Texturizzanti (E400), svolgono un ruolo chiave per modificare la consistenza dei prodotti; i principali sono gli addensanti e i gelificanti.
Perché sono problematici?
Non tutti gli additivi sono dannosi o pericolosi per la salute, ma recenti studi hanno dimostrato come alcuni di loro siano implicati in diversi processi infiammatori. Possono intervenire sul sistema gastrointestinale causando disturbi digestivi, predisponendo ad allergie o intolleranze; possono interagire con il materiale genetico e predisporre alla comparsa di tumori o prendere parte ad alcuni processi neurodegenerativi.

Quelli a cui porre più attenzione sono i seguenti:
E133, blu brillante FCF - questo colorante blu di sintesi è sospettato di prendere parte allo sviluppo della sindrome da deficit di attenzione ed iperattività (ADHD) nei bambini. Presenterebbe anche tossicità per il genoma e per le cellule.
E150c, caramello ammoniacale - questo colorante viene utilizzato per conferire colore sui toni del giallo ai prodotti. Durante il processo di sintesi si formano due composti dannosi: 4-MEI, classificato come "forse cancerogeno per l'uomo" secondo l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (AIRC) e il THI, potenzialmente tossico per il sistema immunitario.
E150d, caramello solfito ammoniacale - come per il collega E150c, al termine della produzione di questo colorante possono rimanere residui di 4-MEI. Inoltre, l'utilizzo di solfiti come composti di sintesi lo rendono responsabile di sensibilizzazioni allergiche o dello sviluppo di intolleranze.
E202, sorbato di potassio - questo derivato dell'acido sorbico (E200), potrebbe reagire con i nitriti per formare composti mutageni, ovvero capaci di provocare modifiche nel materiale genetico.
E250 ed E252, nitrito di sodio e nitrato di potassio - associandosi nello stomaco con alcuni alimenti, questi conservanti possono contribuire alla formazione di nitrosamine, composti ritenuti cancerogeni. Possono, inoltre, predisporre e aumentare il rischio di malattie del sangue.
E338-343 ed E450-E452, fosfati - il fosforo contenuto in questi antiossidanti e texturizzanti, se assunto in quantità eccessive, può aumentare il rischio di malattie cardiovascolari, influire sul metabolismo del calcio e può avere un effetto dannoso sui reni.
E621, glutammato di sodio - il consumo di glutammato interviene sul sistema gastrointestinale causando nausea, emicrania, arrossamenti cutanei e vampate di calore. Può favorire anche l'aumento di peso, l'accumulo adiposo e predisporre a diabete.
E950, acesulfame k - questo potente edulcorante è stato recentemente messo in discussione come "potenzialmente dannoso" poiché sembrerebbe promuovere alcuni disturbi del metabolismo, predisponendo all'intolleranza al glucosio.
E951, aspartame - questo edulcorante ha un potere dolcificante da 150 a 200 volte più elevato dello zucchero e si trova spesso in prodotti etichettati come "light" o "zero zucchero". Anche l'aspartame potrebbe sensibilizzare all'intolleranza al glucosio e si sospetta anche che sia cancerogeno e favorisca la comparsa di emicranie.

Come muoversi?
Ogni volta che al supermercato si decide di acquistare un prodotto confezionato, è importante leggere bene le etichette: tutto ciò che compone il "DNA" di ciò che troviamo sugli scaffali deve essere riportato per legge sulla confezione. Prendiamoci cura della nostra salute a partire dall'interno ed evitiamo l'acquisto di prodotti contenenti questi tipi di additivi.
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